Noto anche come
Pietro da Cortona nacque a Cortona il 1 novembre 1596. Studiò prima con lo zio, Filippo Berrettini, quindi a Firenze sotto Andrea Commodi.
All'età di 15 anni lasciò la città per andare a Roma presso lo studio del pittore fiorentino Baccio Ciarpi. Qui ebbe modo di apllicarsi allo studio dei lavori di Raffaello, Michelangelo e Polidoro e delle sculture classiche coì come dei bassorilievi della colonna di Traiano.
Pur essendo molto giovane attrasse l'attenzione del cardinale Sacchetti, che si transfò nel suo protettore e per il quale esegui i suoi primi due dipinti, "la Battaglia di Alessandro" e "Il Ratto delle Sabine".
Poco dopo, papa Urbano VIII gli diede l'ordine di decorare una cappella della chiesa di Santa Bibiana. Tale fu il successo che ricevette la commissione per quello che viene ricordato come il suo massimo capolavoro: la decorazione del soffitto del salone grande del Palazzo Barberini, per il quale il soggeto scelto fu una rappresentazione allegaorica della storia della famiglia. Dello stesso periodo sono anche alcuni mosaici per la cupola di San Pietro.
Dopo un viaggio attraverso la Lombardia ed un sogiorno a Venezia, tornò a Firenze, e qui il Granduca Ferdinando II lo impiegò per decorare Palazzo Pitti. Dopo aver realizzato parecchi importanti affreschi se ne andò senza completare a causa di un geloso rivale. Il lavoro fu completato dal suo discepolo Ciro Ferri.
Al suo ritorno a Roma Berrettini ricevette molte commesse importanti acquisendo così fama, prestigio e ricchezza. Papa Alessandro II lo nominò È diventato ricco ed il papa Alexander VII lo ha generato un chevalier dell'ordine del dente cilindrico dorato.
I suoi allievi furono Francesco Romanelli, Ferri, testa, Giordano e Borgognone.
Morì a Roma il 16 Maggio 1669.
E' sepolto nella chiesa del San Martino, di cui era architetto ed alla quale ha lasciò ingenti somme.